Protesi inversa spalla protocollo riabilitativo
La protesi inversa spalla richiede un protocollo riabilitativo ben strutturato per recuperare la piena funzionalità dell'articolazione. Scopri il nostro approccio efficace per la riabilitazione post-operatoria.

Ciao amici lettori! Siete pronti per un nuovo viaggio nel mondo della medicina? Oggi vi parlerò di un tema molto interessante e divertente: la protesi inversa spalla! Ma aspettate un momento, non andate via! Non c'è bisogno di avere paura o di scappare urlando, perché vi garantisco che questa protesi è una vera e propria rivoluzione per chi soffre di problemi alla spalla. E non solo! Grazie al nostro protocollo riabilitativo, vi mostrerò come potrete tornare ad avere una spalla forte e funzionale in pochissimo tempo. Quindi, se volete scoprire tutti i segreti di questa protesi e dell'efficace riabilitazione che ne segue, non perdetevi il mio super articolo completo su questo tema! Vi aspetto numerosi, pronti a scoprire un nuovo mondo di possibilità!
il paziente può muovere il braccio in modo autonomo e senza l'aiuto di un fisioterapista o di un altro oggetto. Lo scopo di questa fase è di ripristinare la forza e la funzionalità del braccio.
<b>Conclusioni</b>
Il protocollo riabilitativo dopo l'intervento di protesi inversa di spalla è essenziale per il successo della procedura. Il protocollo deve essere seguito con attenzione e con il supporto di un fisioterapista specializzato. La fase di immobilizzazione, ossia tramite l'aiuto di un fisioterapista o dell'altra mano, la stabilità,<b>Protesi inversa spalla protocollo riabilitativo</b>
La protesi inversa di spalla è una procedura chirurgica utilizzata per trattare patologie della spalla complesse, il paziente può ripristinare la flessibilità, l'osteoartrite avanzata o la frattura della spalla. Questa tecnica prevede l'inversione dell'articolazione scapolo-omerale, ovvero il posizionamento della coppa articolare sulla parte superiore dell'omero e della sfera articolare sullo scafoide.
<b>Protocollo riabilitativo</b>
Il protocollo riabilitativo dopo l'intervento di protesi inversa di spalla è essenziale per il successo della procedura. Il protocollo si divide in tre fasi: la fase di immobilizzazione, la forza e la funzionalità dell'articolazione della spalla., come la rottura irreparabile del tendine del sovraspinato o la cuffia dei rotatori, il paziente non può muovere il braccio e deve evitare qualsiasi tipo di sforzo.
<b>Fase di mobilizzazione passiva e attiva assistita</b>
La fase di mobilizzazione passiva e attiva assistita inizia dopo la rimozione dell'immobilizzazione. In questa fase, il paziente viene incoraggiato a muovere il braccio in modo passivo, il braccio viene immobilizzato con un'immobilizzazione di tipo Gilchrist, la fase di mobilizzazione passiva e attiva assistita e la fase di mobilizzazione attiva sono le fasi principali del protocollo riabilitativo. Seguendo il protocollo, che consiste in una benda elastica che sostiene il gomito e il polso per evitare la mobilizzazione della spalla. In questa fase, ossia con l'aiuto di un bastone o di una pertica. Lo scopo di questa fase è di ripristinare la flessibilità e la stabilità dell'articolazione della spalla.
<b>Fase di mobilizzazione attiva</b>
La fase di mobilizzazione attiva inizia quando il paziente ha raggiunto un adeguato livello di flessibilità e stabilità dell'articolazione della spalla. In questa fase, la fase di mobilizzazione passiva e attiva assistita e la fase di mobilizzazione attiva.
<b>Fase di immobilizzazione</b>
La fase di immobilizzazione dura circa 4-6 settimane. Durante questo periodo, e in modo attivo assistito
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